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Lettori fissi

parade

mercoledì 30 novembre 2011

Ancora un po' di colore prima che arrivi il bianco mantello invernale

U n  soleggiato
   piccolo angolo di paradiso terrestre,
 e sempre Più difficile trovare posti incontaminati,
per fortuna in campagna, 
ce ancora chi ama le vecchie tradizioni,
e le sane abitudini.

"Le mede"
(olio su tela 50x70)


domenica 27 novembre 2011

SORPRESA

Oggi ho ricevuto da Net- Parade 
 un attestato, che il mio blog ha ottenuto
più di diecimila punti in un mese,
questo mio traguardo e merito vostro
che mi avete votato, in voi o trovato dei veri amici,
e una grande famiglia che fino a quattro mesi fa 
non sapevo nemmeno dell'esistenza
un sincero grazie a tutti voi
 Queste due canzoni sotto postate
le dedico a tutti voi sperando 
che siano di vostro gradimento,

 

ha me il molleggiato piaceva,
e mi piace tuttora spero che piaccia
anche a qualcuno di voi,

 

auguro a tutti 
una serena settimana 
e un grande abbraccio


giovedì 24 novembre 2011

Il mio ritorno alla pittura

Finalmente sono riuscito!

Il quadro sotto postato l'ho dipinto dopo sei anni
di inattività pittorica,
  questo grazie anche a tutti voi,
che mi avete dato fiducia e amicizia
spronandomi a ricominciare,
piano piano sto facendo sparire 
tutta la ruggine accumulata in questi anni,
ho dipinto questo quadro
 guardando una vecchia foto,
     di questa stupenda città unica al mondo,
   in questa occasione  ho scritto
      questa breve poesia  
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L'isola di San Giorgio

Ho sognato un'isola silenziosa
che emergeva dal mare
con luce maestosa,
mare luccicante,
mare ondeggiante,
come una madre
culla i suoi figli,
gondole adagiate,
dal mare cullate,
isola fatata,
isola incantata,
a San Giorgio dedicata.
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 Tiziano Scarpel.
L'isola di San Giorgio
olio su tavola 40x60

lunedì 21 novembre 2011

Il mio paese e la grande guerra!

Nel mio piccolo paese, in occasione della festa del quattro di Novembre, ogni anno viene organizzato il pranzo dei Combattenti e Reduci anche se i Reduci ormai sono solo cinque ,quest'anno che compivano novanta anni, glie è stato consegnato un attestato di riconoscimento,il mio paese si trova luogo le rive del piave di conseguenza era in prima linea, in paese ci sono tre monumenti
che ricordano la prima guerra mondiale.
Questo monumento è dedicato ha tutti gli Arditi d'Italia.
Queste sono le lapidi del monumento.
 
Come si presentava la piazza 
in quei giorni di guerra.
 Questo è dedicato al 30° fanteria, 
la via qui di fronte dove ho abitato per quaranta anni
si chiama via 30°reggimento fanteria in 
in onore di quei valorosi che in quei giorni
anno difeso la nostra Patria.

Questa e la lapide
Questa e la foto dell'inaugurazione come si vede 
anche in quel lontano mille novecento trentotto
pioveva

  Questo monumento rappresenta 
l'aggresione all'Italia dall'impero Austro Ungarico
  Come si presentava la piazzetta san Rocco
alla fine della guerra, dove cera 
quella piccola fontana 
ora c'è il monumento foto sopra
questi sono due combattenti
della seconda Guerra Mondiale 
quello di desta è ancora vivo lo vediamo nella foto sotto
nel giorno della festa, felice con il suo attestato 
il filmato quì sotto dell'alza bandiera 
e della deposizione della corona d'alloro






giovedì 17 novembre 2011

Riccordo Marchiggiano

L'Autunno e ormai  inoltrato,
alla mattina i prati si tingono d'argento,
il sole stanco, alla sera ci saluta presto,
prima che arrivi l'inverno che e ormai alle porte,
ho pensato di postare questo quadro,
dipinto nel periodo
che ho soggiornato a Recanati,
città del Leopardi,
  dove si può ammirare il colle dell'infinito,
la torre del passero solitario,
la piazzetta del sabato del villaggio,
  e tanti luoghi a lui cari,
città pure del tenore Beniamino gigli, 
nei dintorni le bellissime cittadine quali,
Osimo, Castelfidardo, e Loreto.
Loreto  ( olio 50x70 ) 
Ho postato questo quadro pensando alla 
bella e calda estate appena trascorsa.
                                                                                                  

mercoledì 16 novembre 2011

who's your hero

Ieri sera ho ricevuta dalla cara amica Mirta l'invito di divulgare la catena dei cinque santi ha cui ti  senti più legato per devozione
Santa Rita, ha qui devo personalmente una grazia
San Valentino, vescovo patrono del mio paese
San Giovanni Battista, patrono della nostra parrocchia
San Antonio da Padova, ha qui sono sempre stato devoto
San Tiziano, patrono della diocesi di Vittorio Veneto la mia diocesi,
le mie motivazioni,  sono santi che sono sempre stati venerati nella mia famiglia e nel mio paese le loro vite sono ben note a tutti i credenti,
per i nomi dei cinque amici, Mirta spero che mi scuserai ma i cinque nomi io non li metterò perchè potrei fare cosa sgradita a qualcuno, e rischio di non mandarlo ha chi lo gradirebbe, invito tutti i miei amici e amiche senza nessun obbligo, che volesse pubblicare un suo post con i cinque santi a loro più cari
possono farlo di loro iniziativa, nel rispetto di chi non lo fa
buona giornata a tutti.
Tiziano.

sabato 12 novembre 2011

Io cameriere

La storia che oggi vi racconterò, e come sono finito per puro caso ha fare il cameriere per tre stagioni, tutto ebbe  inizio nei primi giorni dell'estate 1959, avevo diciotto anni ero appena uscito da una malattia con una lunga convalescenza ed il medico mi aveva prescritto il cambiamento d'aria, in montagna almeno per un mese in quei periodi i soldi bastavano si e no per mangiare, 
chi aveva i soldi per la montagna?
allora approfittando di una gita organizzata dalla locale filanda, a Cortina d'Ampezzo, passando per San Vito di Cadore notai che all'albergo al Pelmo cercavano un ragazzo tuttofare per la stagione estiva, per me e stata come la manna dal cielo, cosi ai primi di Luglio, presi la mia valigia, e iniziai la mia prima avventura lontano da casa, il mio lavoro consisteva nel prendere il latte al mattino, accompagnare i clienti in stanza, portando loro le valigie, accudire il piccolo orto, pelare le patate e così via,in quel periodo notai che tra me il factotum, e i camerieri loro erano un gradino più su, cosi alla fine stagione mi accordai con il padrone, se io avessi imparato a fare il cameriere, lui mi avrebbe assunto già per la stagione invernale,
come arrivai a casa iniziai subito a darmi da fare, il sabato, la domenica, alla sera dove avevano bisogno, bar ristorante, tuto quello che capitava, così all'inizio di Dicembre, ero già pronto, le foto sotto postate, risalgono ha quei tre anni in veste di cameriere.

Aspirante cuoco
nell'estate del 1960 avevamo avuto ospite
Ercole Baldini campione di ciclismo,
nel 1958 vinse titolo olimpionico, record dell'ora, giro d'Italia,
e il campionato mondiale,
era soprannominato il treno di Forlì!
quì il padrone ha me è al cuoco aveva dato un pomeriggio libero ci ha consegnato sci e scarponi, mandandoci a sciare, mai messo gli sci potete immaginare cosa sia successo, l'abbigliamento era un chesual di prim'ordine, io co i pantaloni da cameriere, il cuoco rigorosamente pantaloni a quadretti 
questa è la nostra gloriosa fine!

martedì 8 novembre 2011

Ricordo di Bertinoro

Negli anni settanta ottanta nel mese d'Agosto io e altri due amici ci prendevamo una settimana di ferie all'aria aperta, avevamo tutti e tre la pennello mania, le metè preferite erano la Romagna e le Marche, in questa foto mi trovavo nelle colline sopra Cesena dove c'era questo piccolo paese arroccato, preparato cavalletto tela e colori ognuno a iniziato ad abbozzare un angolo diverso di quel luogo, era una splendida giornata di sole, allora perchè non approfitarne!  E mi sono tolto la camicia tutto andò bene, soltanto alla sera mi sono accorto di essere come un peperone, ero talmente attratto dal paesaggio che non mi ero accorto che stavo arrostendo,
come si può notare anche nella foto, ero abbastanza colorito ,
 questo sotto è il quadro di quel giorno che difficilmente dimenticherò.
Bertinoro
(olio 50x70)

venerdì 4 novembre 2011

Dedicato ad un caro amico


Il post di oggi voglio dedicarlo ad un caro amico, "Luciano",
l'ho salutato l'altra sera, come tutti gli anni in questo periodo prepara le valigie
lascia moglie figli e nipoti per recarsi dal suo amore "l'Antartide"
in questa occasione ho voluto dedicargli
delle rime
 I miei ricordi di un caro vecchio amico 
   Luciano "tuttofare
Insieme si lavorava io falegname,
lui meccanico attrezzista,
la squadratrice si rompeva,
Luciano in moto la metteva,
la pressa non andava,
Luciano la riparava!
Luciano vieni qua,
c'è il muletto che non va!
Quando hai finito col muletto,
prendi il furgone, 
vai alla stazione,
c'è un pacco da ritirare,
non fa in tempo scendere dal furgone,
che s'è tranciato un bullone,
e la bordatrice bisogna far funzionare,
venne il tempo della fiera,
a Milano bisogna andar,
anche là tanto c'era da lavorare e riparare,
quella trasferta inaspettata,
una settimana è durata,
e alla sera dopo quel tanto lavorare,
la Milano volesti visitare,
 con il passare degli anni,
due diverse strade noi prendemmo,
io in proprio mi misi a lavorare,
tu il mondo girare,
in Antartide volesti andare,
anche in quel sperduto posto,
tutto misi a posto,
il gatto in moto non andava,
e Luciano lo riparava,
Luciano c'è la pista da preparare,
chè l'aereo deve atterrare,
tu partivi e la tua innamorata,
Giuliana lasciavi,
il tempo passa in fretta,
a casa ci sono,
Giuliana Moira luca e Silvia
che ti aspetta,
per ventuno anni in Antartide sei andato,
il tuo cuore alpino hai portato!
Ti sei fatto onore,
dimostrando il tuo buon cuore,
anche quest'anno vuoi ritornare,
anche i tuoi nipotini devi salutare!
Ti auguro un buon ventiduesimo viaggio,
dove la tua bella Antartide ti aspetta.
Tuo amico Tiziano

In questo video ci sono le foto 
da lui gentilmente fornitemi

mercoledì 2 novembre 2011

Riccordi

Riccordi di gioventù di Tomaso
 questo quadro che ho dipinto negli anni settanta,
quì esposto in una mia personale di quel tempo,
rappresentava il luogo dove un tempo facevamo il bagno 
questa era la nostra spiaggia dove potevamo rinfrescarci nelle calde domeniche di Agosto,
Tomaso come l'a visto e rimasto li immobile ricordando quei bei tempi
(Il Gorgo di torai)
"torai"sopranome veneto
era così chiamato perchè l'acqua in quel posto essendo un'ansa
del fiume faceva sempre dei gorghi