Babbo Natale racconta
Questa era la mia spider a due ruote e prima di mé era di Tomaso
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Oggi
voglio raccontarvi una storia a lieto fine che ho avuto con lei,
era una domenica dei primi giorni dicembre,
il sabato aveva piovuto ma alla domenica mattina splendeva il
sole, e come tutte le domeniche pomeriggio,
mi recavo con la moto in una balera per
passare un paio d'ore con gli amici, più che ballare facevamo
quattro salti, era verso la fine degli anni cinquanta, da poco erano
arrivati i quarantacinque giri di Elvis Presley con “ Tutti Frutti”
e lo scatenato “Jealous Rock”, dopo due ore con il juke box a
tutto volume, come sempre un po stanco mi preparavo per il ritorno.
Non con giubbotto casco e stivali,
in quegli anni come si andava in bicicletta si andava pure in moto,
partii senza tener conto che quando arrivai la strada era ancora
bagnata, e che quell'acqua
essendo il mese di dicembre poteva ghiacciare, non feci nemmeno un
chilometro che come toccai il freno andai di traverso cadendo di
schiena e battendo violentemente la testa sull'asfalto.
Fu un attimo difficile da descrivere,
in un secondo ho visto stelle, sentito cantare gli uccellini, tuoni e
fulmini a ciel sereno e un tremendo dolore alla testa! L'unico rumore
che ricordo è quello di un grosso cocomero che cade per terra, per fortuna non persi i sensi e così a
fatica riuscii ad alzarmi, la strada era deserta un buio tremendo, rialzai la moto e mi inviai verso casa con il dolore sempre
più forte, malgrado il freddo ero tutto sudato ma volevo tutti i costi arrivare a
casa, mi sembrava di morire ma l'angelo custode mi aiutò accompagnandomi fino sulla porta di casa, come entrai mia mamma si accorse subito che qualcosa non
andava,
e d'urgenza chiamò subito il medico
al suo arrivo mi guardò subito gli
occhi con la sua piccola pila poi disse che non c'era niente di rotto
e che potevo stare tranquillo.
“Vai a letto e prendi due aspirine” così ho fatto, ma quella notte non ho chiuso occhio e per una settimana non sono più riuscito
ad alzarmi dal letto dalla botta avevo perso tutti i capelli
ma ero ancora vivo,
l'Angelo Custode esiste!!
Alle volte penso di aver sbagliato
mestiere perché dicono che i carabinieri hanno la testa dura,
a me la testa dura non mancava
potevo
tranquillamente far il carabiniere.
Non è che dopo abbia smesso di andare
in moto stavo molto attento ed ero tranquillo perchého sempre avuto lui accanto a
me,
L'Angelo Custode.
Il dolore non lo sento più, e così posso raccontare allegramente
anche questa mia pagina di vita!
Auguro un buon Sant'Ambroeus a tutti/e