Questa foto del millenovecentoquarantasette
rappresenta un carro allegorico i selvaggi
dove mio fratello Tomaso era il capo tribù
a quel epoca aveva diciassette anni
essendo tutto nero non si nota la faccia
ma se voi notate al centro della foto si vede una grossa sveglia
l'aveva appesa al collo Tomaso
per rendere tutto più reale avevano bruciato della paglia
la fuliggine serviva come colore nero e del grasso di maiale
spalmato sul corpo per proteggersi dal freddo
che era pungente come questi giorni
in occasione del suo recente primo premio
vinto con il racconto il vestito della prima comunione
ho voluto dedicarle questa poesia
scritta da un nostro amico in comune
Oggi abbiamo il grandissimo onore
di aver conosciuto un nuovo scrittore
Tomaso Scarpel che di storie ne ha tante,
per la sua lunga vita da emigrante,
presto partito dal paese natio,
solo fidato in se stesso ed in Dio.
Certo allora la faccenda era seria,
emigrare oppure patir la miseria,
miseria nera ed ancor più truce
se la trovi la dove hai visto la luce
e dove aspettavi degna accoglienza.
Non fu così, lo accolse la partenza,
per lidi ignoti per mondi lontani
a fare i lavori più duri e più strani
con il fardello, quello più pesante
la nostalgia che ogni emigrante
si porta dietro dalla patria ingrata.
Ma la vita, in fondo ebbe fortunata,
dall'amore seguito dalla fida consorte
Danila che il suo cuore gli apri le porte,
dai figli circondato con grande affetto sotto,
sia pure lo straniero tetto
collocato a Zurigo, sua città d'azione.
Ed ora scrive, con grande emozione,
la sua vita trascorsa, in terra straniera,
ma con il cuor che sempre anela e spera
di essere ancora di sernaglia cittadino
da dove lo staccò, funesto destino.
Quando ritorna e grande la festa
che lui dintorno gioiosa si manifesta
con i parenti e gli amici più cari:
son bei momenti anche se rari:
quando ritorna al paese natale.
Ma ora in modo davvero eccezionale
alla penna affida le sue belle memorie,
affinché perdute non siano le storie
e le vicende di chi distante
la vita affrontò come emigrante
ed all'etere le affida, sicché veloce
il mondo tutta la sua gentil voce
udir possa ed avere insegnamento
da chi il cuor sempre contento
ha saputo mantener in ogni caso.
per il tuo messaggio, grazie Scarpel Tomaso!
con stima e simpatia, Luciano Todero
Col San Martino, 11 febbraio 2012
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piccolo quadro ciao grazie a tutte/i